CNR ISAFOM

Studio e analisi dei processi fisici, chimici e biologici che determinano il funzionamento e la dinamica degli agro-ecosistemi negli ambienti a clima mediterraneo, per il miglioramento quali-quantitativo delle produzioni, per l’ottimizzazione dell’uso delle risorse naturali, e per la valorizzazione delle funzioni dei sistemi agricoli e forestali. Sviluppo e applicazione di metodi di ricerca e di innovazioni tecnologiche avanzate per il monitoraggio e la previsione degli impatti e delle risposte degli ecosistemi agrari e forestali alle pressioni antropiche e climatiche.

L’ISAFOM afferisce al Dipartimento di Scienze Bio-Agroalimentari del CNR ed ha una "massa critica" di 89 unità ripartito tra le sedi di Portici - NA (sede centrale), Catania, Rende (CS), e Perugia.

CNR - Isafom è partner del progetto “LIVINGAGRO – Cross-Border Living Laboratories for Agroforestry” finanziato dal Programma ENI CBC Med 2014-2020, nell’ambito del primo invito a presentare progetti standard, in riferimento all'obiettivo tematico A.2 “Sostegno all'istruzione, alla ricerca, allo sviluppo tecnologico e innovazione", priorità A.2.1" Trasferimento tecnologico e commercializzazione dei risultati della ricerca ".

Con un budget totale di 3,3 milioni di Euro e un contributo dell'UE di 2,9 milioni attraverso il programma ENI CBC Med, il progetto LIVINGAGRO coinvolge 6 organizzazioni di 4 paesi diversi tra cui l'Agenzia Forestale Regionale per lo Sviluppo del Territorio e dell'Ambiente della Sardegna (Fo .Re.STAS) in qualità di Capofila, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Dipartimento di Biologia, Agricoltura e Scienze Alimentari, DISBA (PP1) e ATM Consulting sas (PP5) dall'Italia; il Centro Nazionale per la Ricerca e l'Estensione Agricola, NARC (PP2),dalla Giordania; l'Istituto Libanese di Ricerca in Agricoltura, LARI(PP3) dal Libano e l'Istituto Agronomico Mediterraneo di Chania CIHEAM-MAICH (PP4) dalla Grecia.

I sistemi agroforestali, intesi come modelli multifunzionali di uso del suolo in cui coesistono sia colture agrarie, sia specie arboree e/o animali, nelle regioni mediterranee sono radicati in una solida cultura di tradizione e produzioni di nicchia. Tuttavia, seppur ampiamente diffusi in ambiente mediterraneo, tali sistemi non riescono oggi a strutturare le proprie conoscenze e innovazioni per realizzare un modello di sviluppo integrato basato sull’adozione di buone pratiche per la sostenibilità delle produzioni, la tutela della biodiversità in ecosistemi distinti, il trasferimento di innovazione e l'aumento della redditività delle realtà coinvolte. LIVINGAGRO si propone di affrontare questi problemi utilizzando un approccio “Open Innovation” che implica la creazione di due “LIVING LABORATORIES” in grado di promuovere lo sviluppo economico e sociale delle aree rurali e di facilitare le interazioni tra offerta e domanda di innovazione tra i vari stakeholders, eliminando barriere geografiche e culturali.

Un focus specifico sarà posto sul sistema multifunzionale dell’olivo (Laboratorio vivente 1) e sui boschi pascolati (Laboratorio Vivente 2). La coltivazione degli olivi è rappresentativa di molte zone rurali mediterranee, e tradizionalmente gli oliveti erano e sono spesso ancora gestiti come sistemi agroforestali, in combinazione con cereali, legumi da foraggio e/o pascolo. Il pascolo in formazioni boschive è pratica agroforestale molto diffusa nel Mediterraneo dove contribuisce fortemente a sostenere le economie locali fornendo prodotti sia di origine vegetale (legno e prodotti non legnosi) sia animali (latte, formaggio, carne).

Per ulteriori informazioni, visitare il sito del progetto “LIVINGAGRO” ospitato sul sito Web del programma ENI CBC Med al seguente link: http://www.enicbcmed.eu/projects/livingagro

 

 

 


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