CNR ISAFOM

Studio e analisi dei processi fisici, chimici e biologici che determinano il funzionamento e la dinamica degli agro-ecosistemi negli ambienti a clima mediterraneo, per il miglioramento quali-quantitativo delle produzioni, per l’ottimizzazione dell’uso delle risorse naturali, e per la valorizzazione delle funzioni dei sistemi agricoli e forestali. Sviluppo e applicazione di metodi di ricerca e di innovazioni tecnologiche avanzate per il monitoraggio e la previsione degli impatti e delle risposte degli ecosistemi agrari e forestali alle pressioni antropiche e climatiche.

L’ISAFOM afferisce al Dipartimento di Scienze Bio-Agroalimentari del CNR ed ha una "massa critica" di 89 unità ripartito tra le sedi di Portici - NA (sede centrale), Catania, Rende (CS), e Perugia.

Spettrometria VIS-NIR, sede di Ercolano.

Laboratorio di Spettroscopia vis-NIR: responsabile dr. Antonio P. Leone, sede di Ercolano: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. È attualmente localizzato presso la sede del Campo sperimentale di Benevento (resp. tecnico dr. Fulvio Fragnito) ed è corredato da:

  1. uno spettroradiometro mod. ASD FieldSpec Pro (Analytical Spectral Devices) per misure di riflettanza spettrale ad elevata risoluzione nel dominio visibile-infrarosso vicino (vis-NIR, 350-2500 nm) di suoli, vegetazione, rocce ed altro materiale opaco, sia in condizioni di laboratorio che di campo. Lo strumento è equipaggiato con a) una contact probe, ad elevata intensità, che utilizza un bulbo alogeno per l’illuminazione, b) un pannello bianco di riferimento (Spectralon®), c) una leaf clip che, in combinazione con la contact probe, consente di realizzare misure non distruttive delle foglie; d) un notebook con software dedicato per la gestione e il pre-processing delle misure di riflettanza spettrale;
  2. un drone mod. eBee (pilota dr. Fulvio Fragnito) ad ala fissa, equipaggiato con una camera RGB, una camera operante nell’infrarosso vicino e una camera multispettrale, operante nel visibile (3 bande) e infrarosso vicino (1 banda);
  3. un drone mod. DJI Phantom 4 Pro (pilota dr. Antonio P. Leone) quadrirotore, equipaggiato con una camera RGB ad elevata risoluzione spaziale.
  4. software dedicato per l'analisi delle immagini.

Entrambi i droni sono utilizzati in attività di ricerca riguardanti: l'agricoltura di precisione, la cartografia e il monitoraggio delle risorse terrestri superficiali, con particolare attenzione ai suoli e alle colture.